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Ginecologia pediatrica: di che cosa si tratta?

Aggiornamento: 14 nov 2020

A chi si rivolge la ginecologia pediatrica e dell'adolescenza?

A neonate, bambine, adolescenti e alle loro famiglie, che spesso sono le prime a richiedere un consulto.


Quali sono i motivi per cui piu' frequentemente viene richiesta una visita?

In età neonatale e infantile sono soprattutto i genitori a contattarci, poiché si accorgono “che qualcosa non va, qualcosa non sembra normale”.

Puo’ trattarsi di vere e proprie anomalie a livello genitale o legate allo stato ormonale della bambina; di disturbi urologici, … ma anche di casi in cui tutto è nella norma ed è sufficiente rassicurare la famiglia.

Invece, in età adolescenziale più frequentemente si tratta di questioni legate al ciclo mestruale, allo sviluppo puberale e alla sessualità.


Come si svolge la consultazione di ginecologia pediatrica?

È prima di tutto un colloquio, durante il quale raccogliere numerose informazioni sullo stato di salute della paziente e se necessario dei suoi familiari (anamnesi), sulla problematica per la quale è stato richiesto l’incontro e sull’eventuale sintomatologia.

Successivamente potrà essere effettuato un esame clinico e/o altri approfondimenti (ematologici, microbiologici, di imaging, …).

La consultazione è inoltre un momento “in-formativo” (es. misure per l’igiene intima, autopalpazione del seno nelle adolescenti, …).


Perchè il Pediatra dovrebbe parlare di sessualità oggi?

Per numerosi e validi motivi…

Perché l’età di approccio al tema della sessualità ormai da tempo si sta notevolmente abbassando, per entrambi i sessi, arricchendosi di ulteriori sfumature, di cui oggi ancora difficilmente purtroppo si parla.

Inoltre oggi i giovani dispongono di numerose informazioni, derivate in primis da internet, amici, scuola e famiglia che fortunatamente sempre più negli ultimi anni si è aperta al dialogo in tema di sessualità coi figli.

Gli adolescenti ci domandano, in modi più o meno espliciti, un aiuto per “mettere un po’ d’ordine” in tutte queste informazioni ed è necessario che il Pediatra sappia accogliere questa richiesta, non tanto per offrire soluzioni “precotte”, ma per accompagnare nel viaggio alla scoperta di sé.


Adolescenti, sessualità e contraccezione.

L’educazione alla sessualità è di fondamentale importanza oggi, intesa come conoscenza e rispetto del proprio corpo e quindi del corpo dell’altro.

In tutto questo trova senz’altro spazio il tema della contraccezione: consapevole e condivisa anche e soprattutto all’interno della giovane coppia.

Negare il problema, non dialogando con i giovani, sarebbe equivalente a spingerli a trovare soluzioni alternative, da soli e potenzialmente pericolose.

La contraccezione pero’ non è il solo tema importante da affrontare oggi: lo sono ad esempio le MST (malattie sessualmente trasmissibili) e le osservazioni rispetto ad un corretto stile di vita (alimentazione, fumo, …).


Perchè sensibilizzare i giovani al tema delle malattie sessualmente trasmissibili?

Perché sono in notevole aumento, in particolare tra i giovani e in chi ha più partner sessuali (un esempio: nel 2015 i casi di gonorrea sono cresciuti del 23% e quelli di sifilide del 7% rispetto all’anno precedente).

Inoltre sono infezioni subdole, spesso asintomatiche, ma che se non riconosciute e trattate posso portare a infertilità, oltre che a comorbidità e morte.


HPV: vaccinazione si? Vaccinazione no?

È necessario fornire ai pazienti e alle famiglie le informazioni necessarie in materia di vaccini. Solo in questo modo la scelta, se vaccinarsi o meno, potrà essere consapevole.

Circa il 70-80% della popolazione sessualmente attiva è colpito da HPV nel corso della propria vita (sia maschi che femmine), con un picco di incidenza tra i 18 e 28 anni (circa il 40% sul totale dei casi).

Ne esistono diversi ceppi, di cui alcuni pressochè innocui per la nostra salute, altri collegati ad alto rischio di sviluppare malattie tumorali (16 e 18).

È noto infatti come l’infezione da HPV sia correlata alla possibilità di contrarre il cancro del collo dell’utero (350 nuovi casi all’anno diagnosticati in Svizzera) e il cancro vulvare (mediamente 75 nuovi casi all’anno), con decessi associati a queste forme tumorali stimati in circa 90 casi all’anno.

Inoltre l’HPV può essere concausa nello sviluppo di tumori dell’orofaringe (circa il 15% dei casi, i restanti sono prevalentemente correlati ad uso e abuso di fumo e alcool), dell’ano e dei genitali maschili e femminili, come detto.

Il vaccino attualmente disponibile, introdotto dal 2007 (ceppi 6, 11, 16 e 18 nella la versione piu’ completa), viene proposto agli adolescenti di entrambi i sessi (per i maschi dal 2015) tra 11-15 anni e ai giovani adulti (fino a 26 anni) e risulta in grado di garantire una protezione del 98% contro gli stadi precoci di malattia uterina (stati precancerosi), oltre che contro le verruche genitali, i cosiddetti condilomi. La protezione dura circa 10 anni.

Infine dal 2018 Swissmedic ha autorizzato la messa in commercio del nuovo vaccino, efficace a garantire protezione contro 9 ceppi HPV, i maggiormente correlati al rischio di sviluppare lesioni cancerose o pre-cancerose.


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