tempo di zecche: non soltanto d'estate!!!
Aggiornamento: 10 gen 2022

Dal 2018 l’UFSP (Ufficio Federale Sanità Pubblica) ha registrato un notevole aumento di casi di meningoencefalite da zecche, da cui la necessità di fornire alla popolazione informazioni importanti sulle patologie veicolate da questi parassiti.

Zecche “elvetiche”.
Le malattie trasmesse dal morso di zecca (famiglia degli acari) sono frequenti in Svizzera, con andamento stagionale (da marzo a novembre) e con distribuzione territoriale specifica (Nord-Est e Svizzera Romanda).

Quali malattie?
Le zecche della specie Ixodes ricinus sono le piu’ diffuse in Svizzera, presenti fino a 1500 mslm. Non volano, non saltano e vivono nella bassa vegetazione (sottobosco, cespugli, erba alta). Possono essere portatrici di vari agenti infettivi e quindi causare malattie diverse:
- Borreliosi (Malattia di Lyme), causata da un battere. E’ disponibile uno specifico trattamento antibiotico.
- Meningoencefalite (FSME), causata da un virus. Non esiste cura, ma è disponibile la vaccinazione, raccomandata a chi vive o soggiorna in aree a rischio.
Borreliosi.
È una malattia trasmessa dal battere Borrelia Burgdorferi, veicolato dalle zecche (in Ticino il 15% del totale). I sintomi si manifestano in tre fasi consecutive:
- Fase di incubazione (3-32 giorni): comparsa di eritema migrante (macchia rossa anelliforme) al punto di morsicatura e possibile febbre.
- Fase sintomatica (settimane/mesi): disturbi a carico di cute, articolazioni, cuore, sistema nervoso (meningite, paralisi del nervo faciale).
- Fase terminale (mesi/anni): cronicizzazione dei sintomi.
È indicato consultare il medico già nella prima fase, durante la quale la terapia antibiotica risulta più efficace. L’aver contratto la malattia non conferisce immunità.
Meningoencefalite da zecche.
E’ diffusa nelle regioni di Nord-Est e in Svizzera Romanda (fino al 3% di zecche portatrici del virus, con rischio elevato di contagio e malattia). In Ticino non sono attualmente registrati casi autoctoni.
La malattia è asintomatica nella maggior parte dei casi, oppure puo’ svilupparsi in due fasi:
- Fase di incubazione (3-14 giorni): sintomi simil-influenzali (artralgie, febbre), con guarigione e immunizzazione.
- Fase di meningoencefalite (5-15% dei pazienti): sintomi di tipo, durata, gravità variabili e guarigione in settimane o mesi (alterazioni dello stato di coscienza, rigidità nucale, astenia, difficoltà di concentrazione e memoria,…). La malattia può portare a morte nel 1% dei casi.
Non esiste terapia, ma solo la vaccinazione preventiva.
Come faccio ad evitare i morsi di zecca?
- Indossare scarpe o scarponcini alti, abiti lunghi, in modo da impedire alle zecche di venire a contatto con la cute.
- Utilizzare repellenti specifici.
- Al termine di una passeggiata o giornata trascorsa in una zona a rischio, controllare attentamente abiti (meglio se chiari) e corpo (in particolare le zone di cute piu’ sottile e umida): ascelle, braccia, zona inguinale (le zecche non si fissano subito, ma si spostano alla ricerca della zona ottimale da mordere), incavo delle ginocchia e cuoio capelluto (soprattutto per i bambini). Il morso è indolore.
- Controllare giornalmente gli animali da compagnia (utilizzare collari o repellenti specifici).
I bambini sono i soggetti piu’ a rischio, sia per la loro statura, sia perché rispetto agli adulti trascorrono molto piu’ tempo, giocando o passeggiando nelle aree infestate.
Peraltro, qualora contagiati, le forme di malattia nei bambini sono in genere meno gravi rispetto a quelle dell’adulto.
Mi ha già morso una zecca: che fare?
È necessario rimuoverla quanto prima:
- Afferrare la zecca con una pinzetta (in alternativa card o gancio per rimozione), il più vicino al punto di contatto con la pelle.
- Esercitare una trazione lenta e decisa fino a staccarla: se una piccola porzione di testa non venisse estratta non è grave e potrà essere espulsa nel tempo, con i cicli di ricambio cutaneo.
- Disinfettare la zona: l’uso di disinfettanti pre-rimozione puo’ causare rigurgito del contenuto dalla bocca della zecca e aumentare le possibilità di contagio!
- Controllare nei giorni successivi la zona di rimozione della zecca, annotandolo su un calendario. In caso di comparsa di sintomi consultare il medico.
Un’App nuova… “di zecca”!
È disponibile gratuitamente per il download (italiano, francese, tedesco e inglese) l’App “Zecca” (sviluppata dall’Alta Scuola per le scienze applicate di Zurigo, a cura di UFSP, CNRT e Lega svizzera dei pazienti vittime di zecche), contenente informazioni utili, mappe e calendario per il monitoraggio.

(scritto per "La Rivista di Lugano" - Agosto 2018)